Lyrics Andrea Chénier / Act 1: "Colpito qui m'avete … Un dì all’azzurro spazio" - Umberto Giordano , Jonas Kaufmann
Un
dì
all'azzurro
spazio
Guardai
profondo,
E
ai
prati
colmi
di
viole,
Pioveva
loro
il
sole,
E
folgorava
d'oro
il
mondo:
Parea
la
terra
un
immane
tesor,
E
a
lei
serviva
di
scrigno
il
firmamento.
Su
dalla
terra
a
la
mia
fronte
Veniva
una
carezza
viva,
un
bacio.
Gridai
vinto
d'amor:
T'amo
tu
che
mi
baci,
Divinamente
bella,
o
patria
mia!
E
volli
pien
d'amore
pregar!
Varcai
d'una
chiesa
la
soglia;
Là
un
prete
ne
le
nicchie
Dei
santi
e
della
Vergine,
Accumulava
doni
E
al
sordo
orecchio
Un
tremulo
vegliardo
Invan
chiedeva
pane
E
invano
stendea
la
mano!
Varcai
degli
abituri
l'uscio;
Un
uom
vi
calunniava
Bestemmiando
il
suolo
Che
l'erario
a
pena
sazia
E
contro
a
Dio
scagliava
E
contro
agli
uomini
Le
lagrime
dei
figli.
In
cotanta
miseria
La
patrizia
prole
che
fa?
Sol
l'occhio
vostro
Esprime
umanamente
qui
Un
guardo
di
pietà,
Ond'io
guardato
ho
a
voi
Si
come
a
un
angelo.
E
dissi:
Ecco
la
bellezza
della
vita!
Ma,
poi,
a
le
vostre
parole,
Un
novello
dolor
m'ha
colto
in
pieno
petto.
O
giovinetta
bella,
D'un
poeta
non
disprezzate
il
detto:
Udite!
Non
conoscete
amor,
Amor,
divino
dono,
non
lo
schernir,
Del
mondo
Anima
e
vita
è
l'Amor!
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