paroles de chanson Albar - 16 Barre
Che
i
micro-mondi
di
'sta
Terra
aspettino
Noi
saremo
felici
per
quanto
ce
lo
permettano
Tutti
mentono,
hanno
tutti
qualcosa
che
vendono
Hanno
tutti
qualcosa
da
cui
dipendono
Drink
al
Vicodin,
TV
accesa
in
ogni
appartamento
Flette
a
strobo
l'azzurro
sopra
il
cemento
Incubi
che
lasciano
la
sera
quando
tornano
nei
vicoli
E
scambiano
baci
dentro
i
cubicoli
Io
che
ricevo
like
da
facce
deserte
Osservo
l'esplosione
del
Sole
a
braccia
conserte
Nei
pressi
di
moti
gravitazionali
fra
gli
affittuari
dei
pianeti
E
i
muri
troppo
spessi,
il
vento
fra
i
cipressi
A
letto
le
8 ore
di
tregua
al
giorno
Per
superare
il
trauma
di
essere
noi
stessi
Voi
come
siete
messi?
Si
era
detto
"Con
le
cuffie
a
contemplare
l'Universo
dallo
stesso
tetto"
La
mia
gente
non
affonda
nella
paranoia
Combatte
con
l'arte
questa
crisi
mondiale
di
noia
Dieci
per
città
sepolti
nelle
fognature
Pisciano
felicità
nell'acqua
delle
tubature
Da
cui
berrete
tutti
quanti
nelle
vostre
case
Ammutoliti
dalla
controparte
in
contro-fase
Inizialmente
divertiti
da
'sto
caos
che
non
percepite
Nemmeno
lontanamente
nella
vostra
mente
Albar
Albar
Albar
Albar
Albar
Albar
Benvenuti
nel
panico
Ora
che
la
testa
gira
in
modo
più
pratico
Vedi
che
la
vita
è
un
pugnale
in
mano
ad
un
sadico
Bene,
ora
abbassa
lo
sguardo
e
guarda
la
tua
mano
sul
manico
Piangi
pure
ma
distante
da
te
stesso,
te
ne
prego
O
qualcuno
dei
tuoi
te
poi
ci
crederà
davvero
che
sei
zero
Abbiamo
tutti
dentro
alcuni
noi
stessi
più
deboli
Che
basta
poco
per
nutrire
il
vuoto
Sono
tizi
strani,
freddi
come
quando
nevica
Pupille
semitrasparenti
come
quando
gira
un'elica
Hanno
una
parlata
isterica
Li
senti
imprecare
a
tarda
notte
di
domenica
Resistere
è
l'unico
modo
di
esistere
Amarsi
è
"nutrire
il
lupo
buono"
perdonandosi
Amore
abbracciami,
fammi
bere
un
po'
di
sangue
dalla
tua
schiena
Per
riempire
il
solco
di
'sta
vena
nera
E
ti
rinchiudi
in
te
stesso,
dove
cazzate
si
fanno
mostri
giganti
Come
Vermi
delle
sabbie
aspettano
Che
tu
possa
farli
troppo
forti
e
troppo
grandi
per
cavalcarli
Inizi
a
non
guardare
più
dietro
Corri
verso
il
fondo
invisibile
di
questa
palla
di
vetro
Fino
quando
al
limite
estremo
della
speranza
Vedi
alzarsi
i
maestosi
palazzi
di
Albar
Albar
Albar
Albar
Albar
Albar
Albar
Non
ha
alcun
segno
del
tempo
Situata
esattamente
al
centro
del
deserto
che
ci
vive
dentro
Si
alza
dalla
sabbia
come
un'isola
verde
nell'oceano
Calda
come
la
calma
È
una
madre,
ti
abbraccia
con
le
sue
mura
Ti
veste
perfettamente
come
lana
di
una
vecchia
tuta
Profuma
di
brioche
appena
sfornate
E
di
grigliate
sotto
il
sole
cocente
di
una
lontana
estate
Sembra
che
respiri,
sembra
che
ti
osservi
da
sempre
E
sappia
quello
che
ti
serve
Puntualmente
dalle
muraglie
dona
un
piccolo
pensiero
Dal
mucchio
delle
cianfrusaglie
Che
ci
esplode
dritto
nella
faccia,
vento
nelle
vele
E
ci
fa
concepire
un
nuovo
modo
di
vedere
Siamo
fortunati
noi
umani
Ad
avere
una
città
vivente
come
amica
nell'anima
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