paroles de chanson Venezia-Istanbul - 2008 - Remaster; - Franco Battiato
Venezia
mi
ricorda
istintivamente
Istanbul
Stessi
palazzi
addosso
al
mare
Rossi
tramonti
che
si
perdono
nel
nulla
D′Annunzio
montò
a
cavallo
con
fanatismo
futurista
Quanta
passione
per
gli
aeroplani
E
per
le
bande
legionarie
Che
scherzi
gioca
all'uomo
la
Natura
Mi
dia
un
pacchetto
di
Camel
senza
filtro
e
una
minerva
E
una
cronaca
alla
radio
dice
che
una
punta
attacca
Verticalizzando
l′area
di
rigore
Ragazzi
non
giocate
troppo
spesso
accanto
agli
ospedali
Socrate
parlava
spesso
delle
gioie
dell'Amore
E
nel
petto
degli
alunni
si
affacciava
quasi
il
cuore
Tanto
che
gli
offrivano
anche
il
corpo
Fuochi
di
Ferragosto
E
gli
anni
dell'adolescenza
pieni
di
battesimi
E
comunioni
in
sacrestia,
Ave
Maria
Un
tempo
si
giocava
con
gli
amici
a
carte
E
per
le
feste
si
indossavano
cravatte
Per
questioni
estetiche
e
sociali
Le
donne
si
sceglievano
un
marito
per
corrispondenza
L′etica
è
una
vittima
incosciente
della
storia
Ieri
ho
visto
due
uomini
che
si
tenevano
abbracciati
In
un
cinemino
di
periferia
E
penso
a
come
cambia
in
fretta
la
morale
Un
tempo
si
uccidevano
i
cristiani
E
poi
questi
ultimi
con
la
scusa
delle
streghe
Ammazzavano
i
pagani,
Ave
Maria
E
perché
il
sol
dell′avvenire
splenda
ancora
sulla
terra
Facciamo
un
po'
di
largo
con
un′altra
guerra
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