Giorgio Gaber - La stanza del bambino paroles de chanson

paroles de chanson La stanza del bambino - Giorgio Gaber



Non si fuma nella stanza del bambino.
Ecco probabilmente si potrebbe immaginare, pensiero allucinazione forse sogno, in questo dolce chiamiamolo così,
Mondo, in questa luce si
Potrebbe dire morbida. Lenzuola rosa e azzurre senza mai rompere,
Certo, la tradizione. la culla, apine farfalline dlin dlon dlan farfalline come dire il festival sì, del Giappone. E poi ciucci tettarelle peluches gmeh gmeh, i peluches e il latte l'odorino la cacca che in genere fa, diciamo
Così, schifo. Ipotesi
Cancellata, meravigliosa morbida
Giallina, complimenti.
Rieccola la stanza, si del
Bambino, sempre uguale no
Diversa, un lettino con le
Sbarre, certo
Movibili, un girello un
Passeggino, due passeggini non si sa mai.
La carrozzina, già è
Vero, la carrozzina
Cabriolet, ipotesi cancellata ombrellino cappottino salopette scarpette 25-26-27 si tiene tutto può venir buono, non si sa mai.
E poi tute tutine con Minnie Pluto Topolino Ronaldo Ronaldo! E poi casine castelli fortini soldatini e 'pasol' 'pasol' 'pasol', voglio
Dire, puzzle puzzle puzzle.
E poi la stanza, del
Bambino, certo invasione i parenti gli zii i cugini i cugini dei cugini, senza offesa mai visti, ammiccamenti paroline risatine smorfie scimmiesche del bambino, ipotesi
Cancellata, degli
Adulti, vocine strane affettate, anche il nonno diciamo così vecchio stile il notaio, cip cip cip pio pio pio la bocchina sì, a
Culo, s'avvicina pernacchietta pernacchietta
Bis, ha detto mamma ha detto
Mamma, ipotesi cancellata ha detto uà. Geniale
E poi ancora la stanza, del bambino cambiata, certo col
Tempo, giochi giochini un mese una settimana il giorno dopo, già scordati abbandonati una montagna, voglio dire un
Cimitero, braccia gambe calpestate diciamo così mai più usate, inutili disgustose, sazietà opulenza nausea, chiamiamola proprio
Così, nausea.
Ecco probabilmente, si potrebbe
Immaginare, in questo
Assurdo, chiamiamolo così
Mondo, pensiero allucinazione forse
Sogno, lampo improvviso
Canzone, gioco di bambini oggetti
Oggettini rifiutati,
Sì, con
Violenza, grande
Fuoco, incendio
Sì, doloso in questo
Lurido, chiamiamolo
Così, mondo. Grande fuoco grande
Fuoco, incendio gioco di
Bambini, intuizione
Precoce,
Purificazione, situazione
Mondo, certo
Immaginiamo, tutta quella roba che brucia brucia brucia, fazzoletti pannolini omogeneizzati pupazzi, pupazzetti trenini carrozzine, Barbie Mazinga altri
Mostri, certo un
Sogno, meraviglioso impossibile mai
Sognato, invasione tutto
Qui, macchinine pile luci suonini cani gatti coniglietti coccodrillini robottini e ancora Barbie Barbie che lava che stira che si spoglia, Barbie che piscia che caga e spade corazze razzi kalashnikov che sparano uccidono distruggono, e mostri mostri orrendi di plastica lucidi argentati spaventosi, e tutta tutta quella valanga di merda, che farebbe diventare diciamo così imbecille anche il giovane Albert Einstein.
Però non si fuma nella stanza del bambino.




Giorgio Gaber - Un'idiozia conquistata a fatica




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