paroles de chanson Lo stregone - Pino D'Angiò
Lo
stregone
illuminava
la
notte
Sfidando
l′uragano
di
paura
che
noi
oggi
chiamiamo
superstizione
E
con
le
lunghe
mani
al
cielo
Chiamava
le
stelle...
implacabili
e
fredde...
Ed
esse
scendevano,
e
tra
esse
le
streghe,
I
maghi
e
gli
altri
dei
che
la
gente
chiama
"Odio",
"rabbia",
"disperazione"...
e
l'amore,
Il
dolore
e
la
passione,
carichi
di
meraviglia
Sedevano
in
cerchio
ad
ascoltare
la
Favola
vera
che
lo
stregone
raccontava...
(Mentre
la
luna,
Che
molti
non
sanno
essere
uno
Specchio,
urlava
luce
dai
neon
della
strada)
Il
saggio,
il
trafficante
di
paradisi
e
l′extraterrestre
Incantati
dal
suono
della
sua
voce
Lo
seguivano
in
silenzio
a
testa
bassa
E
i
loro
cuori
battevano
al
ritmo
del
suo
passo
"L'uomo",
egli
diceva,
"Nasce
e
muore
e
non
si
arrende
e
ride
e
spera
e
crede
e
soffre
E
costruisce
computers
per
ritrovare
se
Stesso
e
lancia
razzi
nel
cielo
e
muore
di
fame"
"L'uomo",
egli
raccontava,
"Uccide
e
prega
ed
ama
e
inventa
alveari
di
luce
E
torri
di
cemento
ed
allo
stesso
modo
Danza
sulle
pene
e
sulle
lacrime
ad
occhi
chiusi"
Increduli,
l′amore,
l′odio
e
gli
altri
mostri
inventavano
domande
Ma
a
tutte
lo
stregone
dava
una
risposta,
perché
l'uomo
è
un
Dio
...ed
il
cielo
è
la
sua
meta
Così
moriva
la
notte
ed
alla
prima
Radiazione
del
sole...
la
rabbia,
l′amore
La
passione,
il
dolore
e
gli
altri
dei,
maghi
e
stregoni
Partivano
per
raggiungere
i
sette
angoli
del
tempo
In
cerca
di
nuove
storie
Così
era
e
così
sarà
sempre
E
queste
favole
vere,
Che
molto
credono
inganno,
sono
il
sale
del
mondo
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