Текст песни Incubo numero zero - Claudio Lolli
Il
giorno
di
solito
comincia
sporco
Come
l′inchiostro
del
nostro
giornale
Scritto
sui
bianchi
muri
delle
prigioni
della
repubblica
federale
Che
giorno
per
giorno
avanzando
tranquille
Son
quasi
davanti
alla
tua
finestra
Con
un
corteo
di
stelle
e
scintille
e
i
tamburini,
la
banda,
l'orchestra
"Spegnete
la
luce"
pensava
Ulrike
Che
la
foresta
più
nera
è
vicina
Ma
oggi
la
luna
ha
una
faccia
da
strega
E
il
sole
ha
lasciato
i
suoi
raggi
in
cantina
"Spegnete
la
luce",
pensava
Ulrike
Che
la
foresta
più
nera
è
vicina
Ma
un
jumbojet
scrive:
"viva
il
lavoro"
Col
sangue,
nel
cielo
di
questa
mattina
Con
un
megafono
su
un
autobus
rosso
Un
cristo
uscito
dal
Circo
Togni
Comincia
un
comizio
con
queste
parole
Disoccupate
le
strade,
dai
sogni
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
Sono
ingombranti,
inutili,
vivi
I
topi
e
i
rifiuti
siano
tratti
in
arresto
Decentreremo
il
formaggio
e
gli
archivi
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
Per
contenerli
in
un
modo
migliore
Possiamo
fornirvi
fotocopie
d′assegno
Un
portamonete,
un
falso
diploma,
una
ventiquattrore
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
Ed
arruolatevi
nella
polizia
Ci
sarà
bisogno
di
partecipare,
ed
è
questo
il
modo
Al
nostro
progetto
di
democrazia
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
E
continuate
a
pagare
l'affitto
Ed
ogni
carogna
che
abbia
altri
bisogni
Dalla
mia
immensa
bontà
sia
trafitto
Da
oggi
è
vietata
la
masturbazione
Lambro
e
Lambrusco
vestiti
di
nero
Apriranno
le
liste
di
disoccupazione
Chiudendo
poi
quelle
del
cimitero
E
poi,
e
poi
Poi
costruiremo
dei
grandi
ospedali
I
carabinieri
saranno
più
buoni
L'assistenza
forzata
e
gratuita
per
tutta
la
vita
E
un
vitto
migliore
nelle
nostre
prigioni
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
E
regalateci
le
vostre
parole
Che
non
vi
si
scopra
nascosti
a
fare
l′amore
I
criminali
siano
illuminati
dal
sole
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
Disoccupate,
disoccupate
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
Disoccupate,
disoccupate
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
Disoccupate,
disoccupate
Disoccupate
le
strade
dai
sogni
Disoccupate,
disoccupate
A
questo
punto
arriva
un
trombone
Cammina
col
culo
però
sembra
alto
Intona
commosso
una
strana
canzone
Cristo
la
canta
e
mi
è
addosso,
in
un
salto
"Disoccupate
le
strade
dai
sogni
Non
ci
sarà
posto
per
la
fantasia
Nel
paradiso
pulito,
operoso
Della
nostra
nuova
socialdemocrazia"
A
questo
punto
mi
butto
dal
cielo,
mi
butto
dal
letto
E
do
un
bacio
in
bocca
a
un
orribile
orco
E
lecco
l′inchiostro
Lecco
l'inchiostro
del
nostro
giornale
È
vero
che
il
giorno
sapeva
di
sporco
È
vero
che
il
giorno
sapeva
di
sporco
È
vero
che
il
giorno
sapeva
di
sporco
È
vero
che
il
giorno
sapeva
di
sporco
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