Giuseppe Verdi feat. Nicolai Ghiaurov, The London Opera Chorus, National Philharmonic Orchestra & Richard Bonynge - Il Trovatore / Act 1: "Di due figli" текст песни

Текст песни Il Trovatore / Act 1: "Di due figli" - Giuseppe Verdi , National Philharmonic Orchestra




Di due figli vivea padre beato
Il buon conte di Luna
Fida dottrice del secondo nato
Non vi ha preso la cura
Sola rompende la aurora un bel mattino
Ella dischiude i rai
E chi trova accanto a quel bambino?
Chi? Favella? Chi? Chi mai?
Ah, pietà zingara, o scapigliarda!
Sciglie ai simboli di maghì parla
E sul fanciullo, come sorgiglio
L'occhio piccìo, torvo, sanguiglio
D'oro copre, zoccol preda è la dottrice
Acuto un grido, un grido l'aura scioglie
Ecco in mezzo che labbro il dice
I servi accorrono in quelle soglie
E tra minacce, urli percosse
La rea discosceno che entrar vi osò
La sorte a te distingue o furor
Chi s'addebba a tuo coro
Ah, s'eri che tirar del fanciullino
L'oroscopo volea
Bugiarda, lenta febbre del meschino
La salute struggea
Coverto di pallor, languido, affranto
Ei tremava la sera, il traeva
Ei lamenteva il pianto, ammaliato ei era
L'acqua pudiera perseguitata
Potresti al rogo fu condannata
Ma prima levò la maledetta
Figlia ministra di mia vendetta
Con chi è questa mia nefanda o eccesso?
Sparve il fanciullo, e si rinvenne
Malfetta, abbrange del sito disteso
Oh, falsa un giorno la strega venne
Ecco il bambino, ahimè, lo sale
Bruciato mezzo fumante ancor
Ma sai, tesoro, un buon conte ancor
Nel padre in testa è poco ignor
Del padre
Brevi e tristi giorni visse
Pure ignoto del cor presentimento
Gli diceva che spento non era il figlio
Ed a morir vicino bramò quel signor nostro
A lui giurasse di non cessar le indagini
Ah, furv'ame!
E di colei non seppe contezza mai?
Nulla contezza. O dato mi fosse
Rintracciarla un
Ad appressar gli accortesti
Calcolando gli anni trascorsi
Lo potrei
Sarebbe il tempo che nessun d'uom parte
Anni intenera spettino
Ah, l'inferno!
Pensa che dimora ancor nel mondo
L'anima perduta dell'empia strega
E quando il cielo è nero
In varie forme altrui si mostri?
È vero!
È vero!
È vero!
È vero!
Se parla, perfetti, la tua malvagità
Di una perfidia altrui non si nota
In coro tra l'alba più spesso ci chita
Suffranno più gente al quale non s'appena
Morì di paura un servo del conte
Che avea renna fiera per coser la fronte
Morì, morì, morì, morì, morì, morì, morì
Eppur a parve costui d'un buffo esser piazza
Nell'ara la quiete indaga in la staza
Con poca più gente guardava, guardava
Il cielo al Tristano d'un uomo offerto
Allor mezzanotte appunto sonava
Ah! ah! male! (Ah! male!) ah! male! (Ah! male!) ah!





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