Текст песни Il rapido di mezzanotte - Pino D'Angiò
...E
arriva
il
rapido
di
mezzanotte,
il
treno
più
nero
che
c′è
Scese
qualcuno,
di
corsa,
Forse
un
metronotte...
gridando:
"Alice...
Alice
dov'è?"
Naturalmente
Alice
non
esisteva,
è
una
chimera,
forse
un′idea
Alice
è
un
sogno
che
nascondono
tutti,
è
un
grande
amore,
un
mito,
forse
una
dea...
Il
locomotore
era
il
saggio
del
Treno
e
aveva
fretta
di
bucare
la
notte...
Sotto
le
ruote
d'acciaio
mordeva
il
Freno...
maledicendo
il
metronotte...
I
fili
elettrici
erano
il
destino...
e
si
perdevano
all'orizzonte...
Giovani
treni
su
quel,
su
quel
cammino...
A
testa
bassa,
bassa
come
un
bisonte...
Alice
intanto
non
si
trovava...
su
per
le
scale
delle
sale
d′attesa
Tra
le
rotaie
di
ruggine
nera...
Che
si
scambiavano
sguardi
d′intesa...
Il
capotreno
aprì
l'occhio
al
Segnale
che
col
suo
verde
sfidava
i
motori
Il
macchinista
smilzo
era
un
artista,
Pieno
di
sonno,
nero,
senza
colori...
Il
treno
ancora
non
poteva
partire...
C′era
una
porta
aperta
in
lontananza
Dai
marciapiedi
al
treno,
Trasfusioni...
tubi
neri
pieni
di
speranza...
Una
bandiera,
vedendo
gente,
Si
diede
un'aria...
ricominciò
a
sventolare...
Su
una
panchina
scura
c′era
un
mendicante,
Riaccese
gli
occhi
e
poi
si
lasciò
andare
Il
macchinista
risalì
sul
treno,
nella
valigia
nascondeva
il
bottino
Tutta
l'angoscia
del
capotreno
e
l′incertezza
del
nuovo
mattino...
Il
macchinista
gonfiò
i
polmoni,
Sentendo
il
fischio
e
l'ultima
portiera
Il
mendicante
riaggiustò
i
cartoni,
S'addormentò,
Alice,
Alice
dov′era?!?
Alice,
è
chiaro,
è
solo
una
scusa,
è
un′occasione
per
non
morire
E
intanto
il
treno
per
la
paura,
chiudeva
gli
occhi
nelle
gallerie
E
intanto
il
treno
per
la
paura,
chiudeva
gli
occhi
nelle
gallerie
E
intanto
il
treno
per
la
paura,
chiudeva
gli
occhi
nelle
gallerie
E
intanto
il
treno
per
la
paura,
chiudeva
gli
occhi
nelle
gallerie
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