Pino D'Angiò - La Prima E L'ultima текст песни

Текст песни La Prima E L'ultima - Pino D'Angiò



La prima è piccola e a volte ha gli occhi umidi.
. Fa pochi gesti, è chiaro che è un po' timida...
Butta le braccia al collo e abbassa
Gli occhi... cammina piano nella stanza...
E senza tacchi mi senza altissima
Mi sembra un angelo, leggera... e dentro l'anima nasconde primavera
Mi appoggia il viso sulla mano e senza
Dirlo, perché non parla mai, dice: ti amo
Accoccolata sopra uno sgabello...
Fa tenerezza, è un misto di paura e giovinezza
E quando studia mette su gli occhiali...
E all'improvviso lei sembra assai compunta
Mette le ali e vola in mezzo ai libri...
Come se non ci fosse più nient'altro al mondo
Mentre la guardo io mi rendo conto... che era lei che ho aspettato
E poi... quando alza lo sguardo
Affaticato, toglie gli occhiali e tira su i capelli
Lunghi... com'era lunga la mia attesa...
E la ritrovo piccola e sorpresa se le do fiori
O solo se sorrido...
E qualche volta dentro grido mentre la guardo, mentre mi commuove
Mentre osservo che pensa, legge, che si muove...
Fragile e piccola, come carta velina...
Leggera e delicata, fatta per le carezze
E si avvicina e dorme accoccolata...
Lei che apre gli occhi e ride ma non parla
E poi si gira e i calci nel letto come un
Monello, e a un tratto scoppia a piangere di getto
E mi travolge senza fare niente
E con le gambe lunghe come giunchi si lancia per le scale ed è felice
Però dovrai capirlo da un sorriso, perché quello che sente non lo dice
E tu non essere gelosa se ne parlo...
Rilassa la tua mente... scaccia il tarlo
Sei preoccupata? Non devi farlo più...
Perché la prima, amore mio... sei tu
E la seconda?... Eh... e la seconda... e la seconda,
Amore, non prendertela tu a male... ma è un amante
Conosce arti di letto... tutte quante...
Diventa serpe... e mi avvelena l'esistenza
Perché mi prende e giuro,
Non so farne senza... e non mi frega niente se è sbagliato
Mi scordo del futuro e del passato
Quando si spoglia e poi mi guarda zitta
E quando con le unghie mi disegna petali di piacere sulle spalle
Quando sotto la pelle sento battere ali di farfalle
E inevitabilmente poi perdo la testa,
Anzi, la giro... e vedo lei che resta
Distesa come se fosse disegnata nella
Stanza... e poi mi guarda con complicità
E ondeggia come fosse fatta di fumo... e come il fumo sale
Facendo giravolte,
Lei si avvicina e danza... e io chiudo gli occhi e lascio fare
E sono vinto... e non potrei negare... che non sono capace a dir di no
Difendermi dall'estasi non so
A volte è dolce...
è miele sulle ustioni... mi passa le sue dita sul profilo
Mi affonda le sue mani tra i capelli...
Mi sfiora con le labbra sopra il petto
E di stille di dolore fa gioielli
A volte... ci credi...
A volte è una puttana... e non riesco più a tenerla ferma
Ma in verità... fermarla non vorrei...
E così... faccio quello che vuole lei
Precipitandomi fino a che mi spengo...
Io che dovevo andare via... e invece vengo
E non pensare che adesso son volgare... quando il piacere è troppo
L'orgasmo è il solo che ti può salvare
Non fare quella faccia... no, non buttarti giù
Perché anche la seconda... amore mio... sei tu
La terza... la terza è magica, non so mai cosa vuole
E quando l'amo, beh,
Pare che le duole, mi pare sempre venga da lontano
Resta distante... anche quando c'è
Incomprensibilmente assente quando è qui...
Persa in pensieri di cui non ho la chiave
Mi sempre la polena di una nave che si allontana ed io rimango solo
A seguirne la scia, fermo, sul molo.
. Col vento che mi entra nel magliore
E mi arrovello... ma non c'è soluzione
Vorrei sentirla mia,
Ma è indipendente, libera come la schiuma delle onde
Ma se mi volto e seguo il volo del
Gabbiano... mi sento sopra le spalle la sua mano
E sento che mi protegge anche quando è
Via... che mi accompagna con la fantasia
E che mi resta accanto col pensiero... e allora,
Vedi... ci sono cose che tu non le capisci, ma ci credi
Così io chiudo gli occhi e credo in lei,
Come si crede in fondo a una preghiera
Come si ascolta zitto una canzone...
Come si vive e tu lo sai... di emozione
Sapendo che siamo indissolubilmente
Uniti... anche se non ci siamo mai capiti
No, non dovevo dirtelo, è un segreto...
è come il sole che la faccia ti sferza
Che ti riscalda ma può fare piaghe...
Ma sì, lo sai, sei sempre tu la terza
La quarta... la quarta è l'ultima, ma tappati le orecchie
La quarta è come un piatto di lenticchie.
. Semplice, povera e buona come il pane
Ma se solo ne parlo... e non fraintendere...
Penso che non dovrei, che è quasi offendere
Lei, che è tanto pura e tanto mia... ma così schiava e così riservata
Che non vorrebbe entrare in questa mia
Poesia... per la paura di farne rumore
La quarta, che non parla mai d'amore.
. D'amore vive, cucendolo in silenzio
Ricamando la vita piano piano... stirando l'anima negli angoli più bui
Senza chiedere niente mai...
Onde per cui non sa l'amore, ma è lei stessa amore
La quarta è l'ultima, ricordalo... è un'allegria baciata di tristezza
È un cigno sopra il lago...
Nella brezza dell'alba resta tranquillo, immobile e infinito
È un ramo di magnolia che è fiorito.
. è un albatros in un cielo pulito
La quarta...
E adesso non parliamo più... la quarta io spero che sia tu



Авторы: Deise Mikhail, Pino D'angiò


Pino D'Angiò - Poesie : L'ombrello , La Migliore Ed Altre Storie ...
Альбом Poesie : L'ombrello , La Migliore Ed Altre Storie ...
дата релиза
24-05-2010




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