Lyrics L'uomo non è fatto per stare solo - Giorgio Gaber
Io
non
tocco
niente
Non
tocco
gli
animali,
le
piante
Le
maniglie
delle
porte
Figuriamoci
la
gente
Io
guardo
molto,
guardo
tutto
ma
non
tocco
mai
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
E
il
suo
bisogno
di
contatto
è
naturale
Come
l'istinto
della
fame
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
E
il
suo
bisogno
di
contatto
è
naturale
Come
l'istinto
della
fame
E'
una
cosa
strana
Irrazionale
e
commovente
Che
può
chiamarsi
addirittura
Amore
per
la
gente
Ma
questa
voglia
di
stare
insieme
Continua
a
dilagare
E
si
espande
anche
quando
non
c'è
più
niente
da
dire
Quando
non
c'è
più
l'urgenza
e
nemmeno
una
vera
ragione
È
proprio
lì
che
vien
fuori
il
bisogno
di
aggregazione
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
E
il
suo
bisogno
di
contatto
è
naturale
Come
l'istinto
della
fame
E'
una
cosa
strana
Allegramente
contagiosa
Un'esigenza
che
si
insinua
un
po'
pericolosa
La
gente
si
regala
tutto
Si
trasmette
il
peggio
Restando
incollata
con
rinnovato
coraggio
Con
la
scusa
di
scambiarsi
le
loro
energie
Va
a
finire
che
si
attaccano
le
malattie
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
E
il
suo
bisogno
di
contatto
è
naturale
Come
l'istinto
della
fame
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
L'uomo...
Shhh,
è
capita,
è
cosa
capita
Allora
sai
che
ti
dico,
ho
ragione
io,
che
in
fatto
di
amicizie
apprezzo
molto
quello
che
si
perde
e
non
quello
che
si
trova
Purtroppo,
con
questa
storia
dei
contatti
non
si
trova
la
forza,
di
rompere
con
tutti,
tutti
Senza
lasciare
il
tempo
che
ti
diano
le
loro
qualità,
ti
si
mettono
accanto
Pss,
pss,
vogliono
comunicare
psss
psss,
è
come
un
bisogno
di
dare,
di
scambiare...
bsss...
pericolosissimo
La
compenetrazione,
il
grande
contagio,
è
capita?
Anche
tra
i
sessi,
che
scambio,
uomo
donna,
pochissima
differenza
ormai
Un
buon
lavoro,
devo
ammettere
Gli
uomini
hanno
preso
dalle
donne,
e
le
donne
dagli
uomini,
hanno
preso
tutte
le
cazzate,
è
capita
Le
cose
buone
non
fanno
epidemia,
è
un
fatto
biologico,
niente
da
fare
Io,
ci
avevo
un
fratello,
gracile
poverino,
ma
geniale
eh,
intelligente
E
io
gli
stavo
vicino
come
dire,
ora,
anch'io,
psss,
psss,
psss,
niente,
l'intelligenza
non
si
attacca
La
scarlattina
sì
Secondo
me
le
persone
che
si
aggregano,
ci
hanno
come
incorporato
Una
specie
di
distillatore
che
ffffff-filtra,
ffffft,
elimina
tutto
il
buono,
attraverso
un
tubicino
di
scappamento
Pot,
pot,
pot...
Via
il
buono
Pot,
pot,
pot...
Poi
filtra
il
resto,
distilla,
e
lascia
passare
Ffffft,
ffffft
la
merda
pura,
è
capita
Ecco
perché
sono
così
generosi,
e
ti
trasmettono,
ti
trasmettono
Ti
mandano
anche
in
silenzio
si
senza
parlare,
i
vasi
comunicanti...
Ffffft
e
come
ci
si
concentrano,
distributori
di
sentimenti,
di
idee,
scialacquatori
Scialacquatori
di
energie,
di
energie,
di
energie
che
poi...
ffffft
Io
non
tocco
niente
Nemmeno
la
gente
profumata
Che
si
pulisce
e
si
riguarda
Figuriamoci
la
merda
Che
forse
posso
anche
capire
ma
toccare
mai
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
E
il
suo
bisogno
di
contatto
è
naturale
Come
l'istinto
della
fame
E'
una
cosa
strana
Una
mania
di
sicurezza
Che
può
chiamarsi
addirittura
Istinto
di
salvezza
Quando
ho
paura
di
sprofondare
Mi
attacco
a
qualche
spalla
Con
la
speranza
e
la
consolazione
di
restare
a
galla
E
ogni
volta
che
entro
nel
giro
Di
un
collettivo
Dopo
un
po'
mi
ritrovo
più
stupido
E
più
cattivo
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
E
il
suo
bisogno
di
contatto
è
naturale
Come
l'istinto
della
fame
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo
L'uomo
non
è
fatto
per
stare
solo...
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