paroles de chanson 2020: Fuga dall'aperitivo (BEBO #3) - Lo Stato Sociale
Quanto
erano
belli
gli
anni
'90?
Sei
degli
anni
'70,
'80,
'00,
se
Se
ti
togli
dal
cazzo
Con
le
nostalgie,
con
i
tempi
che
non
torneranno
Con
i
blue
jeans
e
i
telefilm
Viva
la
Guerra
del
Golfo,
le
crisi
petrolifere
Che
bello
era
farsi
inculare?
La
sanità
pubblica,
l'istruzione
Alcuni
banali
diritti
del
lavoro,
roba
da
terzomondismo
avanzato
E
tutti
assieme
a
recitare
il
mantra
liberale
Senza
alternativa
al
capitale
Una
cena
con
il
sushi,
la
Cagnina
e
il
plutonio
In
piedi
a
dir
cazzate
farcite
con
la
sfiga
È
il
caratteristico
tratto
che
hanno
gli
amalgami
e
gelatinosi
I
budini,
le
zuppe
surgelate,
le
merde,
perché
la
verità
ti
fa
male,
lo
so
E
ogni
giorno
che
passa
invecchi,
e
con
te
i
tuoi
genitori
o
i
tuoi
figli
o
i
tuoi
nonni
Mangiati
dalla
demenza,
che
hanno
preferito
Monarchia
a
Repubblica
Che
gli
fan
paura
i
negri,
i
negri
morti,
i
morti
di
ogni
estrazione
o
genere
Ricchioni,
checche
esaurite,
transessuali
distopici
Lobby
gay,
lobby
religiose,
minoranze
senza
lubrificante
Un
incubo
chiamato
realtà
e
nel
peggiore
dei
casi,
vita
Ti
ricordi
che
belli
gli
anni
del
grande
Real?
Nessuna
nostalgia
per
George
Bush,
caro
Marx
Nessuna
nostalgia
per
i
cowboys
Nessun
rimpianto
per
la
crisi
del
mattone
Solo
alle
volte
capita
che
prima
di
dormire
Vorresti
masturbarti
fino
a
farti
cadere
le
palle
Dissezionarti
la
vagina,
devitalizzare
il
tuo
ano
Per
togliere
ogni
piacere
in
via
definitiva
E
la
Thatcher
che
ti
guarda
mentre
urli
"Non
c'è
alcuna
alternativa"
2020,
fuga
dall'aperitivo
Fuga
dai
soldi,
tutti
al
sicuro
con
la
carta
di
credito
Turisti,
affittacamere,
desolati,
scomodi,
malinconici
Con
il
sogno
del
lavoro
e
l'incubo
del
fine
mese
E
le
vacanze
sono
il
mito
del
conflitto
tra
l'uomo
e
la
coda
in
autostrada
Insieme
a
te
non
godo
più
Dire,
fare,
toccare,
fottere
il
prossimo,
scopare
su
internet
Fammi
una
domanda
e
ti
regalo
un
pugno
dritto
in
mezzo
alla
faccia
Così
siamo
tranquilli
e
impostiamo
una
dialettica
raffinata
tipo
Quella
troia
dovrebbe
morire,
quel
ladro
dovrebbe
morire
Quella
troia
dovrebbe
morire,
quel
ladro
dovrebbe
morire
Ma
ti
hanno
fregato
quando
sei
nato,
fai
un
governo,
fai
un
altro
governo
Primi
ministri
giocano
a
nascondino
tra
le
tombe
dei
capitani
d'impresa
La
sinistra
lavorista
piange
da
Barbara
d'Urso
La
sinistra
perbenista
balla
sotto
le
stelle
La
sinistra
buonista
scrive
canzoni
innocue
E
l'odio
che
sale
in
città,
e
l'odio
che
sale
in
campagna
E
la
pelle
che
sa
di
sale,
toccare
le
chiappe
chiare
Che
tanto
la
colpa
è
del
più
debole,
finché
non
resti
solo
tu
Chi
applaude
all'atterraggio
Perché
il
problema
è
la
caduta
Degli
eroi,
dei
mercati,
dei
fondi
Tutti
in
fila
ordinati
ad
aspettare
la
pagina
che
non
si
carica
"L'essenziale
è
invisibile
agli
occhi",
diceva
il
nonno
nazista
Che
non
è
tanto
il
razzismo
quanto
l'umido
Che
fa
sentire
il
caldo
e
ti
alza
la
tensione
Per
candidarti
allo
stragismo,
per
pulire
i
gabinetti
Quando
la
vita
ti
dà
limoni
Tu
ruba
uno
spremiagrumi
Santi,
poeti
e
navigatori
Sessanta
milioni
di
alligatori
Lega
Nord
e
la
Corrida
Tira
una
riga
se
ti
piace
la
figa
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