Picciotto - Mario текст песни

Текст песни Mario - Picciotto



Mi chiamo Mario, un quarto di secolo da operaio
Dal doppio degli anni su sta terra e ne ho viste tante
Quante, gli affanni per sti sogni infranti
Gli acciacchi al fisico e nessuno paga i danni
Sono stato anch'io bambino e mi bastava un pallone
Poi facchino e muratore con in testa la rivoluzione
Sotto padrone da generazioni e quanti volti
Sottomessi e genuflessi appresso a quattro soldi
La conosco la rabbia e mi accompagna dalle prime luci all'alba
Sveglio da prima del sole che vi scalda
Il vento trapassa la sciarpa e per colmare il vuoto
Utensili e pneumatici le valvole di sfogo
Aaah, stessi rumori fuori dentro lo stesso rancore
Gli occhi gonfi se ripenso al primo amore
Solo per tre ore dormo ancora accanto lei
Sbocciavano le viole in uno stereo su una 126
Inebriati, tra polvere e rugiada
Metto su famiglia e costruisco la mia strada
Poi la prima figlia ed una fabbrica occupata
Con miei compagni incatenati a un'inferriata
Il sudore, le mani grasse i calli sopra i polpastrelli
Paga le tasse agli sciacalli e manganelli
Il ricordo dei bei tempi poi "Mario sveglia che fai tardi"
Gli stessi ritornelli da quasi trent'anni
RIT.
Non si può andare avanti così,
Cercherò di riprendermi
Ogni sogno lasciato
Dietro al cancello in quella fabbrica...
Dirò di no
E la mia vita mi riprenderò
Zitta la sveglia il corpo si ripiglia col primo caffè
L'acqua fredda in faccia e nella macchina De Andrè
Tonino che mi aspetta al bar, il cartellino appena timbrato
Gli scarponi e il fumo che colora il fiato
Rilassato, su un'impalcatura più vicini al cielo
La realtà è un po' meno dura e la paura al gelo
Dediti al lavoro, alla fatica e ad un contratto d'instabilità
Mai sottratto a responsabilità
A differenza dell'azienda poco attenta a norme di sicurezza
Forme di chi sfrutta e ti disprezza
Gli anni migliori dietro quel cancello
Come Toni uniti da un presente tra l'incudine e il martello
Stacco il turno pane e mortadella ma manca qualcuno a mensa
Fra chi lotta alla sopravvivenza
Poi un boato sordo e un corpo insanguinato a terra
Ed ecco a voi, un altra vittima di questa guerra
Ma basta, ma quali morti bianche
I conti nelle vostre banche pagati col nostro sangue
Basta, l'ho già vista questa situazione
Insabbiare prove per difendere il padrone
Tutto passa telegiornale assolve multinazionale
Sarà scontro... e ora facciamo a modo nostro
Lotta e mobilita dalla mobilità al cassaintegrato
Dignità nobilita a tempo indeterminato
Rit.




Picciotto - Storyborderline
Альбом Storyborderline
дата релиза
23-09-2016




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