Текст песни Malpensandoti - Dargen D'Amico
Permasa,
permaso
Tu
sei
permasa,
tu
sei
permaso
Permasa,
permasa,
permaso,
tu
sei
permasa
Tu
sei
permaso,
permasa,
permaso,
tu
sei
permasa
Prima
di
uscire
cambio
l'ordine
dei
mobili
per
dare
una
parvenza
di
novità
Mi
sbarbo
e
recupero
la
mia
decenza
E
neanche
salgo
in
auto
che
sono
già
in
tangenziale
Brum,
in
direzione
Malpensa
E
non
c'è
neanche
l'odore
del
traffico
nonostante
Siano
già
le
5 di
venerdì
Ma
col
ponte
delle
feste
Milano
è
mezza
vuota
Se
pensi
un
luogo
e
sali
in
auto
sei
già
lì
E
sono
giorni
come
questo
in
cui
sembra
tutto
fermo
E
ogni
semaforo
è
eterno,
potrei
sdraiarmi
all'incrocio
Nudo
come
un
verme
all'inferno
Tanto
qui
non
viene
mai
nessuno
come
al
mare
d'inverno
È
uno
di
quei
giorni
in
cui
faresti
la
valigia
E
piove
per
mezz'ora
e
poi
mezz'ora
no
E
io
mi
sento
come
un
bebè
con
la
barba
grigia
E
amo
la
vita
per
mezz'ora
e
poi
mezz'ora
no
E
poi
dov'è
finita
la
vita
che
vorrei
Che
mi
levi
le
nuvole
dalla
testa
Ma
non
devo
intristirmi
oggi
che
ritorna
lei
Pioggia
cadi
quanto
vuoi,
oggi
è
un
giorno
di
festa
Chiedo
a
chi
organizza
il
mondo
perché
è
tutto
così
grigio
E
il
pomeriggio
è
già
tutto
buio
Perché
ho
dimenticato
il
cellulare
in
ufficio
E
ho
il
cuore
così
in
gola
che
o
muoio
lo
ingoio
Mi
distraggo
col
berretto
che
trovo
sul
cruscotto
Lo
guardo
come
per
dirgli:
"Vieni
qui"
Voglio
rilassarmi,
starti
sotto
Lo
indosso
ma
non
mi
rilassa
neanche
il
cashmere
Tutt'altro,
porta
le
altre
nuvole
in
testa
E
il
pensiero
che
esista
una
bomba
H
Ma
ancora
non
esiste
una
lana
che
scaldi
fresca
L'unica
a
riuscirci
per
ora
è
la
vodka
Dovrei
forse
farmi
un
minibar
in
auto
Dato
che
in
questa
miniauto
io
ci
vivo
Grido:
"Garçon"
poi
ci
ripenso
e
grido:
"No"
Perché
mi
deconcentra
bere
mentre
guido
E
poi
sono
già
all'arrivo,
ma
non
mi
fermo
al
primo
giro
Faccio
un
altro
giro
come
i
recidivi
E
al
secondo
ne
trovo
uno,
lo
accetto
è
perfetto
Davanti
al
terminal
degli
arrivi
Vado
all'ingresso
e
faccio
per
entrare
Il
meccanismo
automatico,
le
porte
che
si
aprono
Per
farmi
passare
mi
fa
pensare
Qualsiasi
addio
anche
tra
due
porte
è
traumatico
Entro
e
lascio
correre
lo
sgardo
Che
va
a
riposarsi
sul
tabellone
degli
arrivi
Il
suo
volo
c'è,
ma
ha
mezz'ora
di
ritardo
Povero
cuore
mio
sempre
a
sopportare
bibbi
Mi
accomodo
su
un
divanetto
così
perfetto
Che
puoi
ripassarci
i
fondamenti
di
geometria
Qui
dentro
tutti
abbracciano
una
donna
Io
attendo
ancora
la
mia
come
gli
Ebrei
il
Messia
L'ansia
mi
scompone,
se
non
sto
fermo
L'attesa
prende
una
brutta
piega
e
pure
il
pantalone
Mi
alzo
per
sistemare
le
cose
E
il
tabellone
questa
volta
dice
che
il
suo
volo
tarda
due
ore
In
piedi
sono
come
un
bimbo
alla
lavagna
L'attesa
mi
insegue,
cerco
di
ingannarla
e
vado
fuori
Nonostante
Malpensa
sia
in
campagna
Non
c'è
nessuno
che
venda
un
mazzo
di
fiori
Dio,
quanto
sangue
freddo
ci
vuole
Aspettando
la
donna
che
si
ama
Soprattutto
se
non
si
è
sicuri
dell'amore
E
se
è
permasa
per
mesi
lontana
Com'è
possibile
che
non
bastano
tre
mondi
Per
trovare
quello
che
veramente
cerchi
E
l'amore
più
lungo
dura
un
paio
di
secondi
Ami
sempre
che
ti
fa
soffrire
e
fai
soffrire
terzi
L'amore
toglie
la
fame,
resti
digiuno
Così
bevi
un
mare
per
colmare
gli
aspazi
vuoti
Ma
il
sale
fa
ancora
più
male
Per
sopravvivere
ognuno
cerca
il
proprio
Pozzetto
come
Cochi
Ma
poi
quando
la
vedo
non
penso
più
Ma
non
so
se
è
lontana
o
vicina
come
i
bimbi
la
tv
E
il
male
che
ho
dentro
non
sento
più
E
non
so
se
è
lontano
o
vicino
come
i
bimbi
la
tv
Ma
poi
quando
la
vedo
non
penso
più
Ma
non
so
se
è
lontana
o
vicina
come
i
bimbi
la
tv
E
il
male
che
ho
dentro
non
sento
più
E
non
so
se
è
lontano
o
vicino
come
i
bimbi
la
tv
Ma
poi
quando
la
vedo
non
penso
più
Non
so
se
è
lontana
o
vicina
come
i
bimbi
la
tv
E
il
male
che
ho
dentro
non
sento
più
E
non
so
se
è
lontano
o
vicino
come
i
bimbi
la
tv
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