Giorgio Gaber - L'analisi (prosa) Songtexte

Songtexte L'analisi (prosa) - Giorgio Gaber




Beh, credo che sia giunto il momento di riordinare un po′ le idee
Chiarire questo stato confusionale, di mettermi un po' a posto
Capire, interpretare, fare un po′ di analisi sui sogni, sulla vita, sapere come vivo
Come sarebbe a dire come vivo?
Non si usa più, è roba vecchia, molto meglio, come mi vivo
E già, io mi vivo, tu ti vivi, lui ti vive
Ci si vive, eh
Il verbo vivere è diventato transitivo, com'è strano il linguaggio
perché il ruolo, bello anche il ruolo, eh
Voglio dire, non vorrei che la mia autonomia, o mama l'autonomia
Voglio dire, non vorrei che la mia autonomia
Fosse per me solo un fatto di gratificazione
Quello della gratificazione è un problema di tutti, metalmeccanici, tranvieri, tutti
Io me lo sento proprio sulla pelle, come loro
Per fortuna che in questi casi così disperati, ci sono gli amici,
La psicanalisi si espande, sta diventando un potere, il potere analitico
Incontri uno, non ci si saluta neanche più
Tu come gestisci il tuo rapporto con Susanna?
Bene, e lui: "No!"
E intanto è che ti studia
E mentre lui ti studia tu c′hai la ragazza che è giovane, carina, ti scappa detto un "bambina mia"
E lui: "Ah, lo vedi l′errore, la vivi come figlia, tipico
La vivi come figlia perché ti è mancata la madre parapà parapà parapà parapà..."
Gli amici analisti, ignorano ciò che ignoravano i greci, l'incertezza
Sanno tutto, sicuri e precisi come un corollario, ti inquadrano con un′esattezza matematica
A volte vien voglia di vivere in un paese, dove la lotteria è la parte principale della realtà
Quando mi sono sposato è stata una lotteria, poi ho capito a cosa serve la famiglia
Non è vero che non serve a niente
La famiglia serve all'analista, e non solo in senso economico, anche scientifico,
Se non ci fosse la famiglia, che è molto stimolante eccitante
Per i sistemi nervosi, l′uomo sarebbe rimasto per l'analista uno sconosciuto
Ci sarebbero voluti secoli per capirlo
Invece con la famiglia, tac!
È fatta!
Lui la conosce bene, ce l′ha ordinata nei suoi scaffali
E se hai bisogno vai lì, e ti compri una mamma o un papà, come una lavatrice, o un frigorifero
Un magazzino insomma, tu vai li e dici, vorrei due uova, e loro ti danno una mamma
Io volevo farmele al burro, volevo due uova, ma dietro a un uovo c'è sempre una mamma, che cova
E tutti che van via con le stesse mamme, gli stessi papa
Comoda l'analisi eh, e poi ti personalizza
E anch′io ci vado dall′analista, con un po' di sospetto ma ci vado
E quando sono lì, e mi siedo sprofondo nella poltrona, mi si scioglie tutto
E avviene dentro di me, quel magico meccanismo
Che per gli addetti ai lavori si potrebbe chiamare "diarrea cogitativa liberatoria"
Ho sognato una nave, bè, una nave... "Perché? Non va bene?"
Turbe sessuali
Ma no no, cosa c′entra, era una nave normale me la ricordo bene, con una forma...
Una forma lunga e stretta, sì, a seconda dei punti insomma
"Come la vivo?"
Io una nave, la vivo come una nave, cioè voglio dire, c'ero sopra, andavo in su e in giù, cioè voglio di...
Mi muovevo, camminavo, su questa nave, bianca, bianchissima, vergine...
No, voglio dire pulita sì, pulita, pulita sull′acqua
E anche lei si muoveva, come si muoveva!
E certo, tutte le navi si muovono è chiaro
E poi questa era un bel navone proprio, con una poppa
Una poppa sola
Strano
Ma perché, lei ha mai visto navi con due poppe?
Certo, lei no, sono io che le dovrei vedere
Invece non sono mai riuscito a vedere navi con due poppe
Ha ragione, e l'albero, cosa dovrei dire dell′albero, ha ragione, ha ragione, sono un maniaco
Un depravato, un maniaco sessuale lo so anch'io, ha ragione, basta, basta
Oppure potrebbe essere tutto l'opposto
Oppure potrebbe essere
Oppure potrebbe
Oppure
Op-
Op-
Op-
Op-, op-
Op-



Autor(en): Gaber, Luporini


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