Lyrics I padri tuoi - Giorgio Gaber
I
padri
tuoi,
i
padri
tuoi
I
padri
come
potrei
essere
io
Non
sono
austeri
e
riservati
Si
vestono
più
o
meno
come
voi
Sono
padri
colorati
I
padri
tuoi
Si
sentono
vicini
ai
tuoi
problemi
Parlandone
così
da
pari
a
pari
Senza
fare
i
signori,
senza
falsa
dignità
I
padri
tuoi
Di
cosa
mai
li
puoi
rimproverare
Non
certo
di
una
assurda
incomprensione
Nemmeno
di
cattiva
educazione
o
di
abuso
di
potere
I
padri
tuoi
Che
sembrano
studenti
un
po′
invecchiati
Non
hanno
mai
creduto
nel
mito
Del
mestiere
del
padre
e
nella
loro
autorità
I
padri
tuoi
In
un'immagine
sfuocata,
un
po′
allungata
Viene
fuori
senza
alone
di
errori
Viene
fuori,
viene
fuori,
viene
fuori
I
padri
tuoi
Son
sempre
più
sensibili
e
corretti
Non
hanno
la
mania
di
intervenire
Puoi
fare
tutto
quello
che
ti
pare,
sono
sempre
più
perfetti
I
padri
tuoi
Nel
ruolo
di
moderni
animatori
Son
tutti
diventati
libertari
Collezionano
invenzioni,
innovazioni,
attualità
I
padri
tuoi
In
un'immagine
sfuocata,
un
po'
allungata
Viene
fuori
senza
alone
di
errori
Viene
fuori
una
figura
pulita
e
inconsueta
Corredata
di
nuovissimi
umori
Viene
fuori,
viene
fuori,
viene
fuori
I
padri
tuoi,
i
padri
tuoi
I
padri
come
potrei
essere
io
Come
potrei
essere
io,
come
potremmo
essere
noi
Spalanchiamo
le
porte
a
tutto
per
il
progresso
del
mondo
Noi
che
non
siamo
certo
padri
fascisti,
padri
autoritari
Liberi
e
permissivi
non
rappresentiamo
vecchie
istituzioni
Spalanchiamo
le
porte
a
tutto
per
il
risveglio
del
mondo
Noi
così
impegnati,
così
pieni
di
rigore
Allegramente
noi
compriamo
biciclette
da
cross
per
i
nostri
figli
Spalanchiamo
le
porte
a
tutto
per
l′esultanza
del
mondo
Del
solito
mondo,
del
solito
Noi
che
continuiamo
a
regalare
centinaia
di
palloni
Biliardini
e
macchinine
giapponesi
Spalanchiamo
le
porte
a
tutto
per
lo
sviluppo
del
mondo
Noi
che
non
facciamo
nessuna
resistenza
E
che
ci
stravacchiamo
nel
benessere
e
nella
mascherata
della
libertà
Spalanchiamo
le
porte
a
tutto
per
il
trionfo
del
mondo
Del
solito
mondo,
del
solito
mondo,
del
solito
mondo,
del
solito
In
un′immagine
sfuocata,
un
po'
allungata
Viene
fuori
senza
alone
di
errori
Viene
fuori
una
figura
pulita
quasi
bianca,
dissanguata
Una
presenza
con
pochissimo
spessore
che
non
lascia
la
sua
traccia
Una
presenza
di
nessuna
consistenza
che
si
squaglia,
si
sfilaccia
Viene
fuori,
viene
fuori
una
figura
disossata
Che
a
pensarci
proprio
bene
nell′insieme
dà
l'idea
di
libertà
Viene
fuori,
viene
fuori,
viene
fuori
I
padri
tuoi,
i
padri
tuoi,
i
padri
tuoi,
i
padri
tuoi,
i
padri
tuoi,
i
padri
tuoi

1 Introduzione (prosa)
2 Timide variazioni
3 Chissà nel socialismo
4 Prima dell'amore (prosa)
5 L'esperienza
6 La paura (prosa)
7 La pistola
8 Il vecchio (prosa)
9 I padri miei
10 I padri tuoi
11 Gli oggetti
12 La festa
13 Situazione donna (prosa)
14 Eva non è ancora nata
15 Dopo l'amore (prosa)
16 L'uomo non è fatto per stare solo (Canzone - Prosa)
17 L'ingenuo (prosa)
18 Polli d'allevamento
19 Il palazzo (prosa)
20 Salviamo 'sto paese
21 Guardatemi bene
22 Il suicidio
23 Quando è moda è moda
24 Finale (prosa)
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